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Mutui giovani coppie

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Mutui giovani coppie acquisto prima casa
Per ovviare alle difficoltà dei mutui giovani coppie nell’acquisto prima casa, le più importanti società bancarie hanno messo a punto nuove dinamiche di pagamento che rientrano nelle domande più svariate; una di queste è la scelta di prestiti a lungo termine atti a finanziare tutto il prezzo del bene immobile.
In più vi è la possibilità di affiancare alla proposta un vantaggioso rimborso delle rate minori, in modo da agevolare sin dagli inizi la solutio del debito, oppure decidere per la stipula di polizze assicurative volte a tutelare il soggetto contraente nel caso dovesse ritrovarsi in uno stato di disoccupazione temporaneo.

Il motivo di tanti vantaggi risiede però nel fatto che tali finanziamenti presentano costi più elevati rispetto a quelli comuni: infatti un contratto del genere, che ricopre totalmente il costo di un immobile, presenta sempre un’ espansione maggiore rispetto ad un tipico mutuo che arriva al massimo all’ 80% dell’intero importo. La risposta risiede nella semplice esigenza di affiancare una polizza che vada a riscattare il restante 20%, così come è stabilito dalla normativa. Il Comitato interministeriale del credito e del risparmio, conosciuto con la sigla Cicr, attraverso un provvedimento datato 22 aprile del ’95 ha modificato la disciplina sugli immobili fondiari, imponendo alla banche di rilasciare crediti solamente nel caso in cui il finanziamento erogato non superi l’ 80% della stima sul bene ipotecato; una singola eccezione è prevista allorché l’ ipoteca venga ad essere abbinata a garanzie accessorie, come ad esempio la fideiussione promossa e da banche e da compagnie assicurative. In sintesi un prolungamento della durata mutuatale oltre i 40 o i 50 anni assicura al soggetto mutuatario un netto risparmio, pari a cento euro, per ogni versamento mensile, anche se il periodo di estinzione si aggrava di circa 20 anni. È entrata nel merito anche l’ Adiconsum, ossia la “Associazione difesa consumatori e ambiente”, spiegando ai contraenti che un simile prestito potrebbe rigonfiare l’ estinzione anche del 60/ 70% sull’ intero importo, rischiando di prolungarsi ben oltre la totale attività lavorativa dei soggetti che, inoltre, potrebbero incorrere in gravi difficoltà nell’ ottemperare al debito durante il periodo pensionabile, specialmente per le ridimensionate possibilità economiche.