Crisi mutui: allarme per il pagamento delle rate dei mutui

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CRISI MUTUI

Dato l’allarme da Tecnoborsa:
problemi sulla gestione dei mutui

Sempre più famiglie chiedono aiuto per la gestione dei pagamenti mutuali.
Si tratta di un dato reale divulgato da una società di emissione delle Camere di Commercio, la Tecnoborsa, che ha come compito quello di fornire studi e ricerche inerenti alla sfera  dell’economia immobiliare, tanto nazionale che internazionale. L’associazione, con l’ausilio di ulteriori dati pervenuti  dalla Banca d'Italia, dall'Abi e da Assofin-Crif-Prometeia, è giunta ad importanti conclusioni relative al quadro generale che rispecchia l’andamento dei contratti di mutuo.
I risultati così ottenuti, con riferimento al Bollettino statistico della Banca d’Italia, hanno dimostrato che in capo ad un anno c’è stato un introito delle banche dell’8,45%, per un totale di 11 miliardi di euro, relativo ai tassi di mutuo, con conseguente indebitamento da parte delle famiglie italiane:difatti sempre più soggetti, per estinguere il debito sulle loro case, scelgono di prorogare le loro scadenze rateali, tanto che i sondaggi svelano che l’insieme dei mutui di durata superiore ai 5 anni ,contratti entro il mese di novembre 2007, è arrivato a 265 miliardi di euro, a fronte dei 239,39 miliardi monitorati nel novembre 2006. Una richiesta simile ha destato nell’arco di un anno un incremento pari al 10,3%, tradotto un aumento di circa 24.733 milioni.

La ragione di una simile preferenza da parte delle famiglie sta nell’agevolazione data dai tassi fissi,senza contare la richiesta sempre più elevata di poter rinegoziare il proprio mutuo, onde evitare di incombere nel rialzamento dei tassi di interesse.
Neanche in questo caso i dati recuperati mostrano clemenza: in base ad un rapporto mensile dell’Abi sono stati registrati, solo nel mese di dicembre del 2007, prestiti in euro a soggetti potenzialmente acquirenti di immobili per un valore del 5,72% di tasso di interesse, contro quello del 5,66% di novembre dello stesso anno. È stato dunque stabilito un nuovo record, precedentemente detenuto da quel 5,71% riscontrato nel mese di ottobre,sempre dello stesso anno. La causa preponderante di tali aumenti, che si sono registrati nel corso di tutto lo scorso anno, sono da ricercarsi nel repentino rialzo dei tassi Euribor a un mese, sei mesi ed infine un anno, monitorato a dicembre. Un ulteriore studio posto dal XXIII Osservatorio Assofin-Crif-Prometeia ha rilevato l’incidenza dei tassi fissi sui mutui già accesi in una misura pari al 60% solo nel primo semestre del  2007, percentuale riconfermata nel mese di giugno sulla base delle nuove erogazioni avvenute, a dispetto di un misero 18% inerente allo stesso periodo ma con riferimento all’anno precedente. Allo stesso tempo la sfera dei mutui a tasso variabile ha subito un netto declino, passando da un numero di erogazioni pari al 42%,a dispetto di un 66% riscontrato nel giugno del 2006.
Stessa sorte è toccata alla stipula dei mutui a tasso misto,cioè quei contratti dove il valore del tasso può subire il passaggio da un tasso fisso ad uno variabile o viceversa sotto richiesta del mutuatario, ma a scadenze prestabilite:infatti le erogazioni sono calate sino a raggiungere il 7% del totale, un declino che supera di gran lunga la metà di tutti quei mutui che invece erano stati accesi nel corso del 2006. È in un contesto simile che viene a trovarsi la famiglia media italiana, la quale non da meno registra forti difficoltà nell’estinguere le rate: i dati, infatti, ci mostrano  come in effetti si presenti un piccolo peggioramento,che sfiora l'1,8%.