MUTUI INTERVENTO DELLO STATO

Il Presidente  degli industriali Emma Marcegaglia, nella kermesse  svoltasi a Capri, si è detta favorevole al Piano Poulson 'made in Europe', come soluzione in questo momento per frenare la pericolosa crisi mutui che  riguarda i mercati finanziari.

 Il Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, chiede l’intervento dello Stato come atto fondamentale e come sola alternativa di risoluzione in un momento di emergenza, prima che la crisi possa estendersi a tutto il sistema finanziario e pregiudicare così in maniera grave l'economia reale.

Nell’incontro di Capri è stato inoltre affrontato il problema della crisi dei mutui, del crack finanziario, del piano di salvataggio messo in atto dalle autorità americane.

A tal proposito, il Presidente degli industriali ha fatto riferimento  all’intervento dell’Ue e, in particolare alla Banca Centrale Europea, richiamando l’intervento di quest’ultima per l’abbassamento dei tassi alle imprese per la possibilità di un credito più accessibile e di buon mercato.

Anche D'Alema si espresso in merito alla crisi che coinvolge il mercato italiano, affermando che la Bce si ostina ancora a difendere il tasso d’interesse  in questa fase di crisi dei consumi, quando sarebbe invece consigliabile un sistema più espansivo di sviluppo. D’Alema dichiara inoltre mal funzionante  il vincolo del 3% del patto di Stabilità, come l’1% di quota del Pil che i Paesi devono destinare al bilancio Ue.


Il governo italiano, rappresentato da Premier Silvio Berlusconi, su questo tema si presentera', sabato 4 ottobre, al vertice del G4 a Parigi, con l'intento di arrivare un'intesa politica con gli altri paesi europei su come operare per gestire la complessa crisi finanziaria internazionale.

Le ultime notizie dal mondo mutui:

USA: LA CRISI MUTUI COLPISCE A WALL STREET GOLDMAN SACHS E MORGAN STANLEY
La crisi dei mutui ha attanagliato perfino la Goldman Sachs e Morgan Stanley le sole due banche che sono riuscite a perdurare nel gruppo delle grandi di Wall Street al terremoto finanziario che nell’ultimo periodo sta interessando numerose banche illustre. Durante la seduta di scambi di alcuni giorni fa, Goldman Sachs ha venduto il 23% mentre la concorrente Morgan Stanley è arrivata a cedere  il 44%.  Il  sell off hanno affermato gli esperti ha avuto inizio successivamente la presa d’atto degli investitori che il grande progetto di aiuto manovrato dalla banca centrale Usa a vantaggio di AIG non è stato capace di  alleggerire  il  credit crunch

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