Quali sono le novità previste in relazione alla soglia del tasso al 4%

mutui newsL’espressione poco limpida del primo comma dell'articolo 1 ha diffuso incertezze sull'introduzione o meno dello spread applicato dagli istituti di credito all'indicazione del 4%. Il commento dell’Associazione bancaria italiana  e del Governo pare conveniente ai risparmiatori (il tasso del 4% sarebbe globale), appare però opportuna anche una garanzia formale.


II contenuto del Decreto fa esplicito riferimento ai mutui a tasso non variabile e dovrebbe pertanto includere prodotti ibridi come i prestiti con opzione (sempre che nell’anno 2009 non sia in atto la preferenza del fisso), quelli con rata regolare e affini. Non vi sono perplessità invece sull'applicazione ad appannaggio dei mutui rinegoziati in base all’intesa Associazione bancaria italiana ed il Governo, esplicitamente indicata  nel secondo comma.

Inoltre in riferimento ai mutui cartolarizzati non risulterebbe la presenza di impedimenti. Al momento non c’è molta chiarezza, ai fini della medesima applicazione o della determinazione del tetto, occorrerà anche sulle date da tenere in considerazione per i mutui materia di surroga o di rinegoziazione: è valida il giorno in cui si è verificata l'operazione e i parametri fissati in quel frangente  o quelli indicati nel contratto originario ?  In sostanza l'applicazione del 4% apparirebbe automatica e non dovrebbe perciò richiedere nessuna aderenza convenzionale da parte dei mutuati. Rimane da osservare in che maniera le banche saranno capaci di applicare il decreto e se provvederanno a fornire  comunicazione ufficiale ai clienti interessati.