E' meglio la rinegoziazione o la surrogazione?
E’ più conveniente fare  ricorso alla rinegoziazione del mutuo o alla   surroga del mutuo ? 
La via della rinegoziazione del mutuo e della surroga del  mutuo, è appena il caso di  ribadirlo, è sempre praticabile, anche diverse volte e nel senso opposto a  confronto a quanto effettuato qualche mese fa. 
			          Optare per il passaggio (ed il  ritorno) a un tasso variabile, in questo periodo, potrebbe rappresentare al  momento un risparmio per ogni mensilità che va dal 5,8 % al 16,8%, in base alle  scadenze e che è destinato ad allargarsi  con l’ipotizzabile ribasso degli Euribor nell’anno  2009. 
Coloro che  prendono in considerazione una decisione del genere devono tuttavia tenere in  considerazione che gli Euribor non andranno a ribasso in eterno e fare i conti  in maniera oculata a secondo del reddito prima di affrontare il rischio. 
					  Tra i tanti che hanno in  corso il pagamento del mutuo ci sono tuttavia  anche coloro che la pensano con logica contraria: tenendo conto della tendenza  dei mercati, molti si domandano se non sia invece il caso di sottoscrivere un  mutuo a tasso fisso bloccando una volta per sempre un tasso che può risultare vantaggioso  considerando la moltitudine di anni necessari per l’estinzione di un mutuo. 
Per lo più, anche i valori degli Irs sono leggermente diminuiti in quest’ultimi mesi, in particolare per i mutui della durata trentennale e avere un tasso fisso con interessi al di sotto del 5% e addirittura vicini al 4% non rappresenta un’impresa impossibile.
Quella di optare per un mutuo a tasso fisso potrebbe quindi rappresentare una strategia acuta, anche se non nasconde qualche insidia.
Tanto per iniziare, l’opzione del tasso fisso che regola le rate è possibile farla una volta per tutte e il timing diventa, in questa ipotesi, più notevole. Gli esperti di mercato, sostengono che gli Irs tendono ancora a diminuire durante l’anno 2009: aspettare qualche mese prima di sottoscrivere un mutuo a tasso fisso rappresenterebbe pertanto un’atto cautelativo.
C'è tuttavia ancora da tenere presente dell’oscillazione dello spread: una ipotetica crescita del ricarico applicato dagli istituti di credito nei prossimi mesi - basti considerare che in questo periodo di fine anno 2008, è molto difficile trovare una banca che applichi uno spread al di sotto dell'1 % su questa tipologia di prodotti – renderebbe vano quindi i benefici di un'eventuale ed ulteriore ribasso dei tassi. Il decreto Anti-crisi che fissa al 4% la soglia limite per le rate da versare sui mutui a tasso variabile per l’interno anno 2009 è in questo periodo allo studio del Parlamento per la conversione. C’è la possibilità che alcune norme siano oggetto di riesame : ciò rappresentano le più importanti temi che restano ancora sospese e che il nuovo testo dovranno porre una risoluzione.